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Lo staff è uno studio legale che lavora soprattutto nel ramo del diritto fiscale nazionale e internazionale. Sorto nel 2008 grazie a un team legale che ha sviluppato una forte competenza in uno studio legale fiscale di basilare rilievo internazionale, lo Studio è composto oggi da dieci specialisti, operanti negli uffici di Parigi Milano Roma.

Lo Studio offre prestazioni di valore ai propri assistiti, sia nei pareri legali sia nel patrocinio nelle controversie, in tema di tasse sui redditi, Iva e altre tasse dirette e indirette.

L analisi e l innovazione costante sono ritenuti i punti salienti degli specialisti dello Studio, molti dei quali hanno ottenuto master o passato un periodo di formazione in altri Paesi.

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La competenza in materia fiscale è integrata da particolari conoscenze nei rami del diritto societario e finanziario, che fanno dello Studio un importante punto di riferimento per interventi straordinari e articolati.

lo Studio è il partner ottimale per commercialisti e studi legali nella soluzione di problemi di tipo economico-contabile e giuridico-tributario.

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Gli specialisti dello studio eseguono funzioni consultive e di patrocinio per società e gruppi di importanza a livello nazionale e internazionale, organizzazioni di categoria, organismi e società pubbliche.

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Ai propri assistiti lo Studio concede pareri legali e patrocinio in materia di programmazione tributaria interna e internazionale.

Lo Studio offre la propria funzione consultiva ad attori internazionali operanti nell ambito dell alta tecnologia, del vestiario sportivo e dell energia. Ha poi conseguito una notevole fama nell ambito dei trasporti internazionali, nel ramo alimentare e della moda.

Tra i propri assistiti, vi sono importanti società multinazionali, in forza di una convalidata competenza nel ramo fiscale connesso ai gruppi e alle convenzioni internazionali, è tra i pochi studi legali in Italia a trattare costantemente il settore doganale. Lo Studio mette gli assistiti al centro, dando ascolto ai propri bisogni e dando soluzioni differenziate, elaborate con competenza pratica e preparazione.

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Reati fiscali, Societari e Fallimentari: Per "illeciti societari" si fa riferimento ai reati commessi dai vertici (manager e direttori generali per esempio e principalmente) dell azienda e coincidenti, in breve, con condotte nocive per la medesima società di adesione e volte al conseguimento di benefici individuali, in colpose o dolose azioni di ripartizione del patrimonio dell azienda con danni per i creditori, nella consapevole modificazione del bilancio e della documentazione di informazione necessaria per legge allo scopo di raggirare i soci o il pubblico tramite la comunicazione di fatti che non corrispondono alla realtà, o ancora nell illegittimo utilizzo di notizie riservate, avute in forza della propria posizione, per commettere o far commettere azioni sui mercati finanziari.

In merito poi ai "crimini di bancarotta", sono primariamente i crimini di fallimento di cui agli artt. 216 e 217 legge fallimentare. ll primo dei due articoli presume e sanziona la "bancarotta fraudolenta", ossia la condotta del manager che con dolo ha nascosto, demolito, mascherato o distratto i suoi beni, o ancora abbia alterato la documentazione contabile allo scopo di ottenere un illegale guadagno o di provocare lesioni ai creditori.

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Il caso di cui all articolo seguente, al contrario, indica il meno pesante illecito di "bancarotta semplice", che consta in azioni di colpa di ripartizione dei beni dell azienda o in irresponsabili azioni economiche.

Per la perseguibilità di entrambi i reati, si richiede il riscontro della situazione oggettiva di perseguibilità della comunicazione di fallimento dell impresario.

Il bene protetto dai crimini finanziari consta, sostanzialmente, nel tesoro dello Stato. Detto altrimenti, ciò che si vuole tutelare con i casi in esame è l effettività della richiesta fiscale, il concreto pagamento delle tasse da parte del cittadino allo Stato in base alle disposizioni di legge.

Recentemente, con il Decreto Legislativo n.74/2000, si è proseguiti a una riforma rilevante dell ambito, tramite l immissione di importanti innovazioni in materia di azioni sanzionabili. Fine principale della riforma è stato quello di chiarificare il più possibile il complesso delle sanzioni, e ciò si è attuato seguendo due percorsi: da una parte, la depenalizzazione di molte delle condotte indicate dalla normativa antecedente (l. 516/1982), coincidenti soprattutto con crimini di contravvenzione di rischio, spesso non uniti a un concreto danno del bene tutelato; dall altra, tramite il distacco dal sistema di contravvenzione a vantaggio della tipologia dei “crimini”, unita dalla supposizione, in molti casi, del bisogno del dolo particolare in capo al responsabile.

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Per capire il valore delle innovazioni, è sufficiente leggere gli artt. 2, 3 e 4 che, nella richiesta della concreta definizione nelle dichiarazioni dei redditi o dell IVA di fattori non coincidenti con la realtà, convalidano l intenzione del riformatore di legare la perseguibilità alla sussistenza di una reale lesione all erario.

A ulteriore conferma, il seguente art. 6, derogando a quanto stabilito in via generica dal codice penale, estromette, nelle fattispecie de qua, la rilevanza del tentativo. A questo innovativo corpus di leggi, la Legge Finanziaria 2005 prima, il D.L. 223/2006 conv. in l. 248/2006 in seguito, hanno applicato alcune modificazioni immettendo nuove fattispecie di reato che, pur potendo essere intesi come un parziale regresso al sistema imposto dalla legge del 1982 data la sufficienza del solo dolo generale per completarli, si sono prese il compito di risolvere la questione di sopprimere altre azioni, sostanzialmente omissive e soprattutto in tema di IVA, apparentemente osservanti gli oneri stabiliti dalla legge ma che nella sostanza vanificano la richiesta fiscale dello Stato.

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Reati in materia Ambientale e Urbanistica: oggi, non vi é ancora nel nostro sistema giuridico un regolamento strutturale e precisamente riservato alla protezione penale del bene giuridico "ambiente". Fino a qualche tempo fa, i "crimini ambientali" constavano principalmente in trasgressioni stabilite dal codice penale e sanzionate con leggere pene monetarie (ad es. la multa di "devastazione o alterazione di bellezze naturali" di cui all art. 734 c.p.). Nondimeno, da pochi anni, la sensibilizzazione dell opinione comune ha indotto la politica a trovare una soluzione alla questione; nel 2006 è stato diffuso il c.d. Codice dell Ambiente che, nell includere in un solo decreto le norme prima diffuse in materia, cerca di predisporre un regolamento in tema di protezione di acque, aria, terreno e sottosuolo e immette alcuni crimini tesi a sanzionare azioni nocive di tali beni comuni.

A titolo esemplificativo, si può far riferimento, data l attualità della questione, l art. 260 del suddetto decreto che indica sanzioni pesanti (da uno a sei anni di detenzione, da tre a otto in caso di rifiuti molto radioattivi) per chi commette "traffico illegale di rifiuti".

Oggi, le trasgressioni in materia urbanistica punite a livello penale ritrovano la loro regolamentazione nel c.d. Testo Unico dell Edilizia (T.U.E.), ratificato con D.P.R. n. 380/2001, che ristruttura in unico corpus le differenti leggi approvate in tale ambito in oltre cinquant anni.

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Le misure sanzionatorie penali dei reati urbanistici si basano sull art. 44 del suddetto decreto che presenta un ipotesi di trasgressione adottabile, in forza della clausola di eccezione "eccetto che il fatto rappresenti più grave crimine", in via residua e integrativa se il fatto reale non costituisce un reato previsto da altre disposizioni e più pesantemente da queste punito.

L azione classica nel crimine de qua può constare, o nella "violazione delle disposizioni, regole e norme esecutive indicate nel presente titolo, poiché attuabili, nonché della disciplina in materia edilizia, dai mezzi urbanistici e dalla licenza di edificare " (multa fino a € 10.329), o nella "attuazione dei lavori in completa discordanza o mancanza dell autorizzazione o di proseguimento degli stessi sebbene vi sia l ordine di interruzione" (arresto fino a due anni e multa da € 5.164 a € 51.645), o nella "suddivisione illegale di terreni a fine edilizio ..., [in] lavori edilizi nelle aree di vincolo storico, artistico, archeologico, paesaggistico, ambientale, in modificazione essenziale, in completa discordanza o in mancanza di autorizzazione " (arresto fino a due anni e multa da € 15.493 a € 51.645).

Il verdetto conclusivo che prova l esistenza di lottizzazione illegale ordina il sequestro dei terreni e delle edificazioni innalzate illegalmente; questi terreni e costruzioni divengono di diritto e di forma gratuito patrimonio del Comune. Si rilevi che comunque il primo comma dell articolo in esame conserva invariate le misure sanzionatorie amministrative indicate per i vari casi di trasgressione.

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Illeciti in tema di Sicurezza e di Igiene del Lavoro: La trasgressione dell abbondante legislazione antinfortunistica, se non rappresenta per sè reato, se messa in relazione causale con l incidente del dipendente, può completare gli estremi dei reati di omicidio e danni colposi per il datore di lavoro e delle altre persone responsabili della sicurezza sul posto di lavoro, eccezion fatta per eventuali incarichi nelle relazioni fra i soggetti coinvolti e a condizione che i medesimi perfezionino le prerogative pretese dalla giurisprudenza.

Responsabilità Medica: E un ramo del diritto penale che include tutti i casi di omicidio o lesioni provocate al malato dagli operatori sanitari per inoperosità, incoscienza o inesperienza. Sono dunque crimini colposi, in generale conseguenti alla trasgressione di norme della scienza medica (diagnosi sbagliate, esami omessi, ecc.), che implicano, di solito e a vario titolo, tutta la squadra che ha agito sul soggetto vittima del crimine in base alla regola per cui ogni membro della medesima è obbligato a controllare le azioni dei colleghi.

Responsabilità da illecito degli Enti pubblici: La l. 231/2001, riformando senza dubbio il modello penale italiano, ha immesso una nuova tipologia di responsabilità, detta "amministrativa", degli enti per fattispecie criminose eseguite dai loro organismi o, in ogni caso, da persone dirigenti degli stessi, se questi crimini (definiti categoricamente) siano stati eseguiti nell interesse o a beneficio dell ente e lo stesso non si sia provvisto di sistemi di organizzazione adatti a impedire l esecuzione di reati penali.

E una nuova forma di responsabilità, detta amministrativa data la natura soggettiva della responsabilità penale stabilita dall art. 27 co. 1 Cost., che, ciò nonostante, a quest ultima si accosta molto: si è discusso, infatti, di una specie di "truffa delle etichette". Difatti, l iter per verificare questa nuova fattispecie di reato è quello penale e la premessa di essa è, appunto, il compimento di un illecito da parte dei soggetti a capo dell ente.

In merito alle pene stabilite, sono misure sanzionatorie pecuniarie, di sospensione e interdizione, cui si può accompagnare il sequestro e la divulgazione del verdetto di punizione.

Reati contro l individuo: I reati contro il soggetto – il cui regolamento serve a tutelare i diritti fondamentali come la vita, l integrità individuale, la dignità, la libertà soggettiva e (SA) le - trovano la propria regolamentazione nel Titolo XII del Libro II del codice penale. Rispetto alla protezione della vita, la legislazione penale si basa sulle fattispecie di "omicidio" (doloso e colposo), ordinando per gradi la sanzione in presenza di specifiche condizioni oggettive (come per esempio l assenso della parte lesa).

La protezione della salute fisica, al contrario, è assegnata in sostanza alle figure di "lesione individuale" (anch esse sanzionate sia come dolo sia come colpa) e, nell ipotesi di attacchi lievi all integrità, al crimine di "percosse".

Sempre in tema di crimini contro l individuo, seguono quelli che tutelano la moralità ("ingiuria" e "diffamazione"), della libertà personale (dalla "riduzione alla schiavitù" al "sequestro di individuo", dai crimini a livello (SA) le a quelli che tutelano l inviolabilità della residenza).